Dopo un esordio negativo, virano in positivo tutti i principali listini europei. A far da traino i buoni risultati societari di alcune "big" quali il re francese degli alcolici Pernod Ricard e il colosso alimentare Danone, entrambi in rialzo a Parigi di oltre tre punti percentuali. I due titoli galvanizzano l'intero settore Food & Beverages che segna un guadagno dell'1,31%. Indicazioni positive sono giunte anche dalla farmaceutica Novartis.
Alle 11.27 ora italiana Londra sale così dello 0,41%, Francoforte fa +0,39%, Parigi guadagna lo 0,50%, Amsterdam lo 0,29% e Bruxelles lo 0,48%. A Piazza Affari -dove brilla Fiat dopo la diffusione dei conti e la revisione al rialzo dell'outlook - il Ftse Mib e l'All Share crescono dello 0,30% circa.
Molto bene anche l'euro, che vola sopra la soglia di 1,40 dollari dopo la revisione al rialzo delle stime di crescita del Pil tedesco (dall'1,4% al 3,4%) per il 2010. La moneta europea si e' spinta fino a 1,4050 dollari.
L'effetto deprimente dell'azionario dei mercati asiatici, che ha assistito in particolare alla debolezza della borsa di Tokyo e al calo dell'indice di Shanghai (-0,68%), viene dunque apparentemente digerito. A mettere sotto pressione l'Asia sono state le ultime indicazioni arrivate dalla Cina, che ha assistito nel terzo trimestre al rallentamento della sua economia e anche al rialzo dell'inflazione.
Nel dettaglio, il PIl ha mostrato nel terzo trimestre una crescita tendenziale del 9,6% contro il +10,3% dei tre mesi precedenti. Anche se il dato è leggermente superiore alle attese degli analisti - che avevano indicato una frenata al +9,5% - i mercati asiatici hanno scontato i timori sulla frenata del motore dell'economia globale.
Detto questo, non c'è dubbio che l'economia cinese continui a marciare e, anzi, il dato sul Pil, lievemente indebolito, ha anche un aspetto del positivo, in quato, secondo alcuni operatori, indica che al momento non c'è pericolo di surriscaldamento dell'economia e dunque neanche il rischio che Pechino proceda a una nuova stretta monetaria dopo quella di due giorni fa appena. L'inflazione, pur in rialzo, è infatti in linea con le stime.
Confortate in qualche modo dalla chiusura positiva di Wall Street, a dispetto della pubblicazione di un Beige Book niente affatto confortante, gli investitori guardano così alle nuove trimestrali in arrivo.
Anche oggi l'attenzione degli investitori è rivolta alle banche. Ieri sono stati resi noti i conti deludenti di Morgan Stanley hanno deluso, con gli utili che sono calati del 67%, mentre Wells Fargo ha fatto meglio del previsto. In mattinata è arrivata però una pessima indicazione dal settore bancario, ovvero la trimestrale disastrosa di Credit Suisse, che ha sofferto nel terzo trimestre utili in forte calo e peggiori della attese.
Di fatto, il colosso finanziario svizzero ha riportato un utile netto di 609 mln di franchi svizzeri, in peggioramento del 74% rispetto ai 2,35 mld dello stesso periodo di un anno fa e al di sotto degli 856 mln stimati dagli analisti. A pesare il calo dei volumi di mercato e il peggioramento in tutte le divisioni di competenza del Gruppo, in particolare nella branca dell'investment banking.
Attesa per altre trimestrali che saranno comunicate nella giornata di oggi. Dagli States sarà la volta di colossi quali Caterpillar, Amazon.com, American Express e Continental Airlines.
Sul fronte macro, scarsa l'agenda europea odierna, che vede in programma solo le vendite al dettaglio britanniche. In rimonta è risultata la fiducia delle imprese manifatturiere francesi da poco diffusa. Oltreoceano arriveranno invece le richieste di sussidi alla disoccupazione, il leading indicator e il Philly Fed.
Sul valutario, intanto, l'euro resta sostenuto sul dollaro a 1,3945, con il biglietto verde venduto anche sulle attese di un imminente intervento della Fed. Tra le commodities il Light Crude quota a 82,05 dollari al barile, mentre il prezzo spot dell'oro si attesta a 1.342 dollari l'oncia. (Fonte: WSI-TELEBORSA-AGI)
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giovedì 21 ottobre 2010
Borse Ue positive, euro oltre 1,40 usd per Pil Germania
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