martedì 19 ottobre 2010

In calo la chiusura delle borse europee

Dopo un avvio in crescita, le principali borse europee hanno chiuso in rosso, condizionati dalla decisione della Cina di alzare di 25 punti il tasso d'interesse ad un anno sui prestiti e sui depositi.
In particolare, il DAX di Francoforte ha chiuso a -0,4% (6490,69 punti), il FTSE 100 di Londra a -0,67% (5703,89 punti) e il CAC 40 di Parigi a  -0,71% (3807,17 punti).
L'euro registra un calo sotto quota 1,38 dollari. La moneta unica viene scambiata a 1,3774 dollari e a 112,75 yen. Il dollaro vale 81,86 yen.

Il FTSE-MIB è riuscito a contenere la perdita, chiudendo a -0,12%, il Ftse Italia All-Share a -0,17%, il Ftse Italia Mid Cap a -0,15%, il Ftse Italia Star a -0,47%.
In rosso Italcementi (-2,2%), penalizzata da un report di Equita. Gli analisti della sim hanno confermato la raccomandazione hold e ridotto le stime per il triennio 2010-2012 in vista di dati trimestrali deboli a causa delle difficoltà sui mercati di Italia ed Egitto.
Deboli i petroliferi in scia alla flessione del prezzo del greggio fin sotto gli 82 dollari barile dai quasi 84 di ieri. Le vendite hanno colpito soprattutto Saipem (-2,1%), Saras (-2,1%) ed Eni (-0,9%). Attenzione che il prossimo 28 ottobre verranno diffusi i dati trimestrali della società petrolifera del cane a sei zampe e dalla settimana scorsa circolano voci di profit warning.
Chiusura negativa anche per Fondiaria-Sai (-2%). Secondo indiscrezioni di stampa la compagnia starebbe riconsiderando la vendita di Liguria-Sasa. Nel caso in cui l'operazione non dovesse fruttare almeno 300 milioni di euro potrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi alternativa di vendita di immobili.
Quarto ribasso consecutivo per Bulgari (-1,4%) che si è avvicinata all'ex resistenza a 7,00 euro. Una chiusura di seduta inferiore a questo ultimo livello potrebbe mettere in discussione il rally partito a fine agosto e determinare un approfondimento verso 6,70/75.
Tra le migliori MPS (+2,1%) e Banco Popolare (+1,5%). Bene anche Unicredit (+0,6%) che ha smentito le indiscrezioni di stampa relative a indagini interne sul collegamento tra azionisti libici e di Abu Dhabi.
Seduta positiva anche per Impregilo (+1,3%). Dopo aver consolidato nelle ultime giornate i rialzi messi a segno la scorsa settimana, il titolo è riuscito a spingersi oltre i top di giovedì a 2,35 euro circa e candidandosi alla riattivazione del trend bullish di medio termine in direzione di area 2,55.

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