lunedì 25 ottobre 2010

Le Borse europee chiudono positive, Milano inciampa.

Positiva la chiusura delle principali Borse del Vecchio Continente, condizionate positivamente da Wall Street e dai segnali incoraggianti da Oltreoceano.
L'indice FTSE 100 di Londra ha chiuso a +0,18%, il CAC 40 di Parigi è salito dello 0,04% e il DAX 30 di Francoforte ha chiuso a +0,51%.
L'euro si porta sotto quota 1,40 dollari. Il biglietto verde, dopo essere sceso fino a 1,4080, ha via via riguadagnato posizioni dopo il dato sulla vendita di case esistenti negli Usa superiore alle attese per un closing a 1,3955.

Il FTSE-MIB ha terminato a -0,47%, il Ftse Italia All-Share a -0,31%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,38%, invariato il Ftse Italia Star. Gli indici della borsa italiana sono stati penalizzati dalle vendite che hanno colpito i titoli del settore bancario dopo l'annuncio dell'aumento di capitale da parte di Banco Popolare (-5,6%). Ieri il consiglio di gestione e il consiglio di sorveglianza dell'istituto guidato da Pier Francesco Saviotti si sono riuniti e hanno deciso di chiedere ai soci di immettere mezzi freschi per ben due miliardi di euro nel capitale della società. In forte calo Banca MPS (-3,4%): gli operatori temono che l'istituto senese possa in futuro essere costretto a seguire il Banco Popolare sulla strada della ricapitalizzazione, dato che anch'essa aveva emesso Tremonti bond per 1,9 miliardi di euro. Rocca Salimbeni ha smentito ufficialmente i rumor relativi all'ipotesi di aumento di capitale. Lettera su Unicredit (-0,8%) nel giorno della riunione del comitato nomine. L'incontro è terminato a fine mattinata senza che i partecipanti rilasciassero dichiarazioni. Il comitato era chiamato a decidere in merito alla nomina di uno o due direttori generali. Si conferma debole Telecom Italia (-1,4%). Sul finire della scorsa settimana la Commissione UE ha invitato l'Agcom a rivedere gli aumenti delle tariffe unbundling dopo le proteste di Vodafone, Wind, Tiscali e Fastweb. Giornata no per Yoox (-4,4%) che inverte la rotta dopo aver segnato il nuovo massimo storico la scorsa settimana. Il titolo si era portato all'attacco della resistenza a 8,06 euro, record visto a fine settembre, nel tentativo di alimentare il rally. Le ambizioni bullish devono per il momento essere rimandate dato che con la flessione odierna i prezzi sono scesi sotto i 7,55/60, evento che potrebbe anticipare un approfondimento verso area 7,30. Acquisti sui titoli del settore lusso. Bulgari (+2,9%), Luxottica (+2,2%), Tod's (+2%), Geox (+1,4%) hanno guadagnato terreno dopo l'acquisizione da parte del colosso francese LVMH del 14,2% di Hermes, con la possibilità di incrementare la quota al 17%. Molto bene Pirelli&C (+1,4%) dopo che Marco Tronchetti Provera ha dichiarato, in un'intervista al Financial Times, che verrà realizzato un sito produttivo in Messico. Inoltre parte oggi lo spin off di Pirelli&C RE, che contestualmente assume la denominazione Prelios (+9%), mediante assegnazione di azioni della società immobiliare nel rapporto di 1 a 1. Quest'ultima ha messo a segno un consistente balzo in avanti grazie all'annuncio di un accordo tra la controllata Baubecon e Barclays per la ristrutturazione di 1,3 miliardi di debiti. In verde Fiat (+0,8%) grazie alla decisione di Citigroup di confermare la raccomandazione di acquisto e alzare da 13 a 15 euro il prezzo obiettivo sul titolo. Le ultime dichiarazioni dell'a.d. Sergio Marchionne sulla scarsa produttività degli stabilimenti italiani della casa torinese hanno innescato una polemica nel mondo politico. Finmeccanica (+1%) allunga ulteriormente e tocca i nuovi massimi da fine aprile. Il titolo approfitta delle ultime commesse acquisite da società del gruppo e si conferma ben posizionata per estendere il rally verso il top primaverile a 10,60 euro. Non accenna a fermarsi il rally di Gruppo Editoriale l'Espresso (+4%). Il titolo ha superato quota 1,93 euro, massimo di giugno e resistenza decisiva in ottica di medio periodo. Ora i prezzi sono proiettati verso il record primaverile a 2,49, passando per il traguardo intermedio a 2,21.

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