venerdì 19 novembre 2010

L'Europa chiude debole

Lo stallo creatosi intorno alla proposta di innalzare il tax rate irlandese e le notizie in arrivo dalla Cina indeboliscono i listini europei, che chiudono contrastati l’ultima seduta dell’ottava. L’unico segno più è quello del DAX di Francoforte che termina in rialzo dello 0,17% portandosi a 6.843,5 punti, -0,2% per il CAC 40 di Parigi a 3.860,2, -0,52% per l'indice spagnolo IBEX a 10.271,7 e l'indice FTSE 100 di Londra fa peggio di tutti registrando una contrazione dello 0,68% a 5.729,73.

La settimana si chiude con una seduta negativa per il mercato azionario domestico che dopo il buon rialzo di ieri non è riuscito ad allungare il passo, terminando gli scambi in calo. Gli indici hanno cercato nelle battute iniziali di spingersi in avanti, ma l’illusione di un allungo è durata ben poco e ha presto lasciato il passo al ritorno delle vendite. I ribassisti hanno così mantenuto saldo il controllo per l’intera seduta, anche se il mercato è riuscito nel finale a risalire la china, limitando considerevolmente i danni rispetto al ribasso registrato nell’intraday.
A rendere possibile questo recupero ha contribuito la risalita di Wall Street, dove in assenza di dati macro di rilievo, i tre listini principali faticano a riportarsi al di sopra della parità.
A fine giornata il FTSE-MIB si è fermato a 20.773 punti, con un calo dello 0,51%, mentre l’All-Share è sceso dello 0,45% a 21.385 punti, A due velocità il Mid Cap e lo Star, con il primo in calo dello 0,33% e il secondo in rialzo dello 0,32%.
Denaro su Lottomatica che dopo i recenti cali ha rimbalzato con un rally di oltre tre punti, malgrado Kepler abbia ridotto il rating da “buy” a “hold” e tagliato il prezzo obiettivo da 14 a 11 euro.
Bene Cir che ha guadagnato quasi due punti e gli acquisti hanno sostenuto anche il settore cemento con Buzzi Unicem e Italcemento in ascesa dell‘1,77% e dell‘1,38%.
In luce verde Finmeccanica che si è apprezzato dell‘1,61% sulla scia della conferma del rating “buy” da parte di Equita SIM.
In progresso di oltre un punto STM ed è riuscito a fare bene anche Telecom Italia che è salito dello 0,89%, dopo che Societè Generale ha migliorato la raccomandazione da “hold” a “buy”.
A du velocità Fiat ed Exor con il primo in salita dello 0,22% e il secondo in calo dello 0,04%.
Seduta pesante per le banche che sono finite nel mirino dei ribassisti e più delle altre Banco Popolare e Banca Popolare di Milano che sono scesi del 3,11% e del 2%. Male anche Monte Paschi e Intesa Sanpaolo che sono calati dell‘1,88% e dell‘1,81%. tallonati da Unicredit che ha ceduto l‘1,73% e da Mediobanca che ha riportato una contrazione dell‘1,53%. Si è difeso meglio degli altri Ubi Banca con un frazionale calo dello 0,14%.
In rosso i titoli del settore petrolifero con Tenaris in ribasso dello 0,61% dopo il rialzo delle ultime due sedute, mentre Saipem ed Eni sono scesi dello 0,43% e dello 0,12%.

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