Il Dow Jones ha chiuso la scorsa settimana ai suoi più alti livelli dal 12 settembre del 2008, il venerdì prima che avvenisse il collasso di Lehman Brothers. I mercati hanno accolto positivamente la decisione della Fed di acquistare Treasuries per $600 miliardi. Il nuovo allentamento quantitativo negli USA e le sue conseguenze dovrebbero rimanere il tema dominante a Wall Street visto che la settimana borsistica che inizia oggi è piuttosto povera di appuntamenti. I riflettori continueranno ad essere puntati in particolar modo sul dollaro e sui mercati delle commodities. Il biglietto verde si è indebolito fortemente durante le scorse sedute, il prezzo dell'oro ha di conseguenza registrato un nuovo rally e sfiorato venerdì quota $1.400. Il prezzo del petrolio ha da parte sua raggiunto i suoi massimi livelli da più di due anni. Alcuni analisti credono che le quotazioni del greggio saliranno nel breve termine fino a $90 al barile, altri ritengono possibili quotazioni di $100 al barile entro la fine dell'anno.
Sul fronte societario le trimestrali più attese sono sicuramente quelle di Cisco Systems e di Walt Disney. Il colosso dell'high-tech pubblica i suoi dati di bilancio mercoledì, l'impresa di Topolino giovedì. Segnaliamo inoltre le trimestrali di alcune grandi imprese retail: J.C. Penney , Kohl's e Macy's, i loro dati dovrebbero dare al mercato delle importanti indicazioni sull'andamento del consumo, il motore della crescita economica degli USA.
Sul fronte macroeconomico gli investitori seguiranno questa settimana con particolare attenzione i dati sulle richieste di sussidi alla disoccupazione (Jobless Claims), in programma mercoledì. Dopo la solida crescita di impieghi nel mese di ottobre Wall Street spera in nuovi segnali positivi dal mercato del lavoro. Sempre mercoledì sono attesi il dato sulla bilancia commerciale (Trade Balance) ed i dati sui prezzi alle esportazioni e alle importazioni (Export/Import Prices). Per venerdì segnaliamo infine l'indice Michigan relativo alla fiducia dei consumatori.
Alcoa ha spezzato giovedì scorso la resistenza di breve termine in area $13,50 e generato un segnale rialzista con primo obiettivo a $14,25. Al di sopra di questo livello il titolo del produttore di alluminio potrebbe salire nel medio termine fino a $15,15. L'impostazione grafica di Alcoa peggiorerebbe solo al di sotto di 12,80. Se il titolo dovesse violare questo supporto potrebbe scendere fino a $11,90.
American Express ha superato venerdì la resistenza di breve termine a $43,95. Il titolo dell'operatore di carte di credito potrebbe registrare ora un ulteriore strappo rialzista fino a $45,70. In seguito American Express avrebbe spazio fino a $49,20. Verso il basso il titolo non deve chiudere al di sotto di $42,50 altrimenti potrebbe correggere fino a circa $40,00.
Boeing ha testato venerdì scorso la resistenza a $71,65. Se il titolo del leader mondiale dell'industria aeronautica dovesse chiudere al di sopra di questa barriera potrebbe risalire fino ai massimi annuali a $76,00. Verso il basso Boeing non deve chiudere al di sotto di $68,00 altrimenti potrebbe scendere prima fino a $65,50 e poi fino a $63,30.
Google ha raggiunto la scorsa settimana un nuovo massimo annuale a circa $630,00. Una chiusura al di sopra di questo livello confermerebbe il trend rialzista con prossimo target a $665,00. Un eventuale pullback fino ad area $589,00 - $591,00 sarebbe del tutto normale e non inciderebbe sulla positiva impostazione grafica di Google. Al di sotto di $589,00 il titolo rischierebbe di scendere fino a $574,00 e poi fino a $545,00 - $550.00.
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