lunedì 3 gennaio 2011

Euro-Dollaro: le previsioni degli analisti per il 2011

L'euro ha perso nel 2010 sul dollaro il 6,8%. Era dal 2005 che la valuta europea non registrava tali perdite rispetto al biglietto verde. Sull'euro ha pesato lo scorso anno la crisi del debito sovrano. A maggio l'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale sono dovuti intervenire con un piano di aiuti da €110 miliardi per salvare la Grecia. I timori legati ad un possibile "effetto contagio"  hanno fatto affondare l'euro all'inizio di giugno fino a 1,18 dollari ovvero ai suoi più bassi livelli dal marzo del 2006. Durante l'estate l'euro si è ripreso ma è tornato in autunno sotto pressione a causa dei problemi dell'Irlanda. Alla fine di novembre l'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale hanno approvato un pacchetto da €85 miliardi per sostenere Dublino. Nonostante la crisi del debito sovrano sia tutt'altro che finita la maggior parte delle principali banche d'affari crede che l'euro chiuderà il 2011 intorno agli attuali livelli. Julius Bär, Natixis, Nomura e SEB Bank si attendono per la fine di quest'anno un cambio euro-dollaro a 1,35. Poco più ottimista è Macquarie che pronostica $1,36. Deutsche Bank ed UBS sono invece un po' più prudenti. Sia la banca tedesca che quella svizzera stimano che l'euro terminerà il 2011 a $1,30. La banca d'affari più pessimista sulle prospettive della moneta unica è Bank of America (previsione: $1,20). Anche BNP Paribas e Commerzbank credono che l'euro si indebolirà ulteriormente rispetto al dollaro. La banca francese prevede per la fine di quest'anno quotazioni a $1,23, quella tedesca a $1,25. Di tutt'altro avviso sono J.P. Morgan e Société Générale, la prima stima che l'euro chiuderà il 2011 a $1,48, la seconda a $1,50. Anche Citigroup si attende un apprezzamento dell'euro. La previsione della banca d'affari statunitense per la fine di quest'anno è di un cambio euro-dollaro a 1,44.

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